Stoner di John Williams per chiudere l'anno in bellezza


I libri possono essere suddivisi in due gruppi: i libri del momento e i libri per sempre.
John Ruskin

Il mio 2014 dal punto di vista letterario non poteva concludersi meglio di così: Stoner di John Edward Williams può essere a buon titolo considerato un "grande classico" della letteratura americana.

E' una storia universale e senza tempo quella del protagonista che dà anche il titolo a questo romanzo, William Stoner. Un uomo qualunque, figlio di umili contadini del Missouri, che grazie alla propria intelligenza riesce ad affrancarsi dal proprio destino entrando all'università per restarci tutta la vita, diventando - contro ogni previsione - professore di letteratura inglese.

Sullo sfondo la Storia del '900 con la prima guerra mondiale, la crisi del '29, la grande depressione, la seconda guerra mondiale, il progresso. Stoner però è soltanto sfiorato dagli eventi mondiali: la sua è una lotta per l'esistenza quotidiana, dapprima per riuscire a mantenersi all'università lavorando sui campi degli zii, poi per contrastare l'invidia dei compagni e dei colleghi universitari. Ma la più grande sfida della sua vita sarà quella che dovrà affrontare per sopportare l'inferno domestico di un matrimonio fallito già alla prima notte di nozze, con una moglie anaffettiva e sociopatica. Purtroppo nemmeno la nascita di una figlia sarà in grado di regalare a Stoner la serenità e l'affettività che invece meriterebbe. Nonostante sia lui ad occuparsi amorevolmente della figlia nei primi anni di vita, la moglie riuscirà ad interferire anche in questo rapporto e a distruggerlo.

La forza di Stoner risiede tutta nella sua solidità, evocata anche dal nome (da stone, pietra in inglese). Nonostante l'apparente remissività, niente e nessuno può fermarlo nel suo cammino, nella sua ricerca di una normalità, nel compimento del suo destino di uomo. Un uomo solo apparentemente privo di qualità, per il quale non è possibile non provare affetto e simpatia perchè in realtà è pieno di qualità: prima fra tutte la gentilezza d'animo, che gli fa accettare la vita nonostante tutto, il suo senso del dovere e la passione per i suoi studi e il suo lavoro, che ama profondamente. Un inno alla normalità, all'accettazione dei propri limiti e dei propri insuccessi, scritto in modo essenziale, pulito eppure profondamente evocativo. Un capolavoro insomma, che tiene incollato il lettore dalla prima all'ultima riga.

Si è concluso così in bellezza un anno di letture da me quasi interamente dedicato alla letteratura americana. Perchè un libro tira l'altro e quando inizi non puoi smettere più. Vi auguro un anno pieno di fantastiche letture! Buon 2015!

John Edward Williams
Stoner
Traduzione di Stefano Tummolini
Fazi Editore


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